Ultimo Aggiornamento 19 Ottobre 2024
La cardiomiopatia dilatativa è una malattia del muscolo cardiaco, che colpisce soprattutto la principale camera di pompaggio del cuore detta ventricolo sinistro. Il ventricolo sinistro si dilata e non può pompare il sangue con forza quanto un cuore sano.
La cardiomiopatia dilatativa non necessariamente causa sintomi, ma per alcune persone la malattia è pericolosa per la vita. La cardiomiopatia dilatativa è una comune causa di insufficienza cardiaca. Spesso la cardiomiopatia dilatativa può causare aritmie, coaguli di sangue o decesso improvviso.
La cardiomiopatia dilatativa può colpire persone di ogni età, compresi neonati e bambini, ma è più spesso è diagnosticata nella mezza età.
Sintomi
Se si soffre di cardiomiopatia dilatativa, è molto facile che i sintomi si verifichino quando la malattia ha causato scompenso cardiaco o aritmie. I sintomi includono:
- Stanchezza e debolezza
- Mancanza di fiato (dispnea) quando si è attivi o sdraiati
- Stordimento, vertigini o svenimenti
- Tosse persistente o respiro affannoso
- Gonfiore (edema) nelle gambe, caviglie e piedi
- Rigonfiamento dell’addome (ascite)
- Aumento di peso è improvvisa ritenzione idrica
- Mancanza di appetito e nausea
- Difficoltà di concentrazione o diminuzione della vigilanza
- Sensazione di battiti cardiaci rapidi, svolazzanti o martellanti (palpitazioni)
Chiamare il 118 se si sente dolore al petto che dura più di pochi minuti o si hanno gravi difficoltà respiratorie.
Cause
La Cardiomiopatia dilatativa si verifica quando il ventricolo sinistro, non pompa in modo efficiente. I muscoli del ventricolo sinistro si dilatano e diventano più sottili . La dilatazione fa sì che il muscolo cardiaco si indebolisca, e nel tempo, la condizione può causare insufficienza cardiaca.
Le cause di cardiomiopatia sono spesso sconosciute
in molti casi, la causa della cardiomiopatia dilatativa non può essere determinata. Tali casi sono di solito chiamati cardiomiopatia dilatativa idiopatica.
I ricercatori hanno scoperto diversi geni che sono collegati alla cardiomiopatia dilatativa.
Fattori di rischio
I fattori di rischio per la cardiomiopatia dilatativa sono:
- Ipertensione
- Indurimento e restringimento delle arterie (aterosclerosi)
- Valvole cardiache non funzionanti a dovere
- Danni al muscolo cardiaco conseguenti un attacco di cuore
- Tachicardia
- Alcolismo
- Alcuni farmaci chemioterapici per la cura del cancro
- Abuso di stupefacenti e stimolanti
- Infezioni virali o batteriche del muscolo cardiaco
- Disturbi metabolici, quali il diabete o le malattie della tiroide
- Emocromatosi
- Carenze nutrizionali di vitamine e minerali essenziali
- Infiammazione del muscolo cardiaco data da disturbi del sistema immunitario
- Metalli e altri composti tossici, come piombo, mercurio e arsenico
- Malattie neuromuscolari, quali distrofia muscolare
- Cardiomiopatia peripartum
Complicazioni
- Scompenso cardiaco. La cardiomiopatia dilatativa può provocare insufficienza cardiaca.
- Rigurgito della valvola cardiaca. L’allargamento del ventricolo sinistro può rendere più difficile per le valvole cardiache chiudersi, causando un reflusso di sangue. Questo può portare ad insufficienza cardiaca.
- Edema. La cardiomiopatia dilatativa può provocare l’accumulo di liquido nei polmoni, addome, gambe e piedi , perché il cuore non può pompare nel modo più efficace .
- Anormale del ritmo cardiaco (aritmie). Cambiamenti nella struttura del cuore e variazioni di pressione sulle camere del cuore possono causare problemi del ritmo cardiaco (aritmie).
- L’arresto cardiaco improvviso. La cardiomiopatia dilatativa può causare l’arresto totale delle funzioni cardiache.
- Embolia.
Diagnosi
Se si hanno sintomi associati con insufficienza cardiaca o aritmia il medico effettuerà dei test per controllare il funzionamento del cuore, identificare le possibili cause e decidere il trattamento.
L’esame fisico. Il medico può fare domande sulle abitudini di vita come l’esercizio fisico, dieta, storia, i recenti cambiamenti di peso, ed eventuali segni e sintomi.
Il medico inoltre verificherà la presenza di segni come un battito cardiaco irregolare, rumori cardiaci anomali (soffi cardiaci), l’accumulo di fluidi nei polmoni, gonfiore alle gambe o ai piedi, o altri segni di cattiva circolazione del sangue.
- Gli esami del sangue. Il medico può ordinare una serie di esami del sangue che possono mostrare se la funzione cardiaca è scarsa o i fattori che possono causare la cardiomiopatia dilatativa.
- La radiografia del torace.
- Elettrocardiogramma (ECG).
- L’ecocardiografia. Un ecocardiogramma utilizza onde sonore per produrre immagini del cuore. L’ecocardiogramma è lo strumento principale per la diagnosi di cardiomiopatia dilatativa.
- Lo stress test da sforzo.
- Tomografia computerizzata (TAC) o risonanza magnetica (MRI).
- Cateterizzazione cardiaca. Il medico può ordinare una procedura chiamata cateterismo cardiaco, che viene utilizzato per verificare la presenza di fattori che possono causare la cardiomiopatia dilatativa.
- Screening genetico o consulenza. Spesso quando la causa della cardiomiopatia dilatativa è ignota, si ricercano casi simili all’interno della storia familiare.
Trattamenti
Gli obiettivi del trattamento per la cardiomiopatia dilatativa puntano al trattamento di una causa di fondo, al miglioramento del flusso del sangue e a ridurre i sintomi e prevenire ulteriori danni cuore.
Farmaci
I medici di solito trattano la cardiomiopatia dilatativa con una combinazione di farmaci. In base ai sintomi, potrebbe essere necessari due o più di questi farmaci. Diversi tipi di farmaci si sono rivelati utili nel trattamento di insufficienza cardiaca e cardiomiopatia dilatativa. Questi farmaci comprendono:
- Inibitori dell’enzima di conversione (ACE). Gli esempi includono enalapril (Vasotec), lisinopril (Prinivil, Zestril) e Captopril (Capoten).
- Bloccanti dell’angiotensina II (A-II) (ARB). Questi farmaci, che comprendono Losartan (Cozaar) e Valsartan (Diovan), hanno molti degli effetti benefici degli ACE-inibitori, ma non causano una tosse persistente.
- I beta-bloccanti. Un beta-bloccante rallenta la frequenza cardiaca, riduce la pressione sanguigna e previene alcuni effetti dannosi degli ormoni dello stress, sostanze prodotte dal corpo che possono peggiorare l’insufficienza cardiaca. Esempi di beta-bloccanti sono carvedilolo (Coreg), metoprololo (Toprol XL) e bisoprololo (Zebeta).
- Diuretici. Diuretici comunemente prescritti per l’insufficienza cardiaca comprendono bumetanide (Bumex) e furosemide (Lasix).
Poiché alcuni diuretici fanno perdere al corpo potassio e magnesio, il medico può anche prescrivere integratori di questi minerali.
- Antagonisti dell’aldosterone. Questi farmaci comprendono spironolattone (Aldactone) e Eplerenone (Inspra). Sono principalmente diuretici risparmiatori di potassio.
- Digossina (Lanoxin). Questo farmaco, aumenta la forza delle contrazioni del cuore. Tende anche a rallentare il battito cardiaco.
- Anticoagulanti. Il medico può prescrivere gli anticoagulanti, che impediscono la formazione di coaguli di sangue. Questi includono l’aspirina e warfarin (Coumadin).
Dispositivi
I dispositivi impiantabili che possono correggere battiti cardiaci irregolari sono:
- Pacemaker biventricolare. Vengono utilizzare scariche elettriche per coordinare le contrazioni tra il ventricolo sinistro e destro.
- Defibrillatori impiantabili cardioverter (ICD). Questi apparecchi controllano il ritmo cardiaco ed erogano shock elettrici quando è necessario.
Trapianto di cuore
Si può optare per un trapianto di cuore se i farmaci e altri trattamenti non sono più efficaci.
Referenze
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