Ultimo Aggiornamento 3 Maggio 2018
L’osteocondrite dissecante è una condizione comune in cui un pezzo di cartilagine, con un sottile strato di osso sottostante, si stacca.
Causata dal ridotto afflusso di sangue, l’osteocondrite dissecante si verifica più spesso negli uomini giovani, in particolare dopo un infortunio ad una articolazione. Il ginocchio è più comunemente colpito, anche se l’osteocondrite dissecante può verificarsi in altre articolazioni, tra cui il gomito, spalla, anca e caviglia.
Se il pezzo di cartilagine staccato, non si muove dalla sua sede, si possono avere pochi o zero sintomi e la rottura spesso può guarire da sola. La riparazione chirurgica può essere necessaria se il frammento viene bloccato dentro l’articolazione
Sintomi
Segni e sintomi di osteocondrite dissecante possono includere:
- Dolore. E’ il sintomo più comune di osteocondrite dissecante, il dolore può essere provocato dall’attività fisica.
- Articolazione bloccata.
- Debolezza .
- Diminuito range di movimento. Potrebbe non essere possibile raddrizzare la gamba o il braccio completamente.
- Gonfiore.
In presenza di persistente dolore consultare il medico. Altri segni e sintomi che dovrebbero indurre a recarsi dal medico sono gonfiore alle articolazioni o incapacità di muovere una articolazione per tutta la sua gamma completa di movimento.
Cause
L’osteocondrite dissecante sembra essere causata da una riduzione del flusso di sangue. Questo può accadere con un trauma ripetitivo, diversi episodi di lesioni minori non riconosciuti che danno problemi alle ossa colpite. Ci può essere anche una componente genetica, che rende alcune persone più incline a sviluppare il disturbo.
Fattori di rischio
- Età. L’osteocondrite dissecante si verifica più spesso nelle persone di età compresa tra 10 e 20 anni.
- Sesso. I maschi hanno più probabilità di sviluppare l’osteocondrite dissecante.
- Partecipazione ad attività sportive. Sport che coinvolgono rapidi cambiamenti di direzione, saltare o lanciare oggetti aumentare il rischio di osteocondrite dissecante.
Complicazioni
L’osteocondrite dissecante può aumentare il rischio di sviluppare osteoartrite.
Diagnosi
- Raggi-X. I raggi X possono mostrare anomalie nelle ossa dell’articolazione.
- Tomografia computerizzata (TAC).
- Risonanza magnetica (MRI).
Trattamenti e cure
Il trattamento dell’osteocondrite dissecante ha lo scopo di ripristinare il normale funzionamento delle articolazioni colpite e alleviare il dolore, così come ridurre il rischio di osteoartrite. Nessun singolo trattamento, tuttavia, è efficace per tutti. Nei bambini le cui ossa sono ancora in crescita, il difetto osseo può guarire con un periodo di riposo.
Terapia
Inizialmente, il medico probabilmente consiglierà misure conservative, che sono efficaci nella maggior parte dei casi. Esse possono includere:
- Tenere a riposo l’articolazione. Evitare attività che mettano stress alle articolazioni,come il salto e la corsa. Potrebbe essere necessario usare le stampelle per certo periodo.
- Terapia fisica. Molto spesso, questa terapia comprende stretching e esercizi di rafforzamento per i muscoli.
Chirurgia
Se i trattamenti conservativi non aiutano, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i frammenti staccati, o per riattaccarli all’osso. In molti casi, la procedura può essere eseguita in artroscopia.
Prevenzione
Imparare la meccanica e le tecniche dello sport praticato, può contribuire a ridurre il rischio di lesioni.
Mercier LR. Osteocondrite dissecante. In: Ferri FF. Advisor Clinica Ferri 2010. Philadelphia, Pa.: Mosby Elsevier, 2009. Letta 19 febbraio, 2010.
Miller RH, et al. Osteocondrite dissecante. In: Canale S., et al. Campbell Operativa Ortopedia. 11 ° ed. Philadelphia, Pa.: Mosby Elsevier, 2007. Letta 19 febbraio, 2010.
Osteocondrite dissecante. American Academy of Family Physicians. http://familydoctor.org/online/famdocen/home/articles/488.printerview.html. Letta 19 febbraio, 2010.
Problemi al ginocchio. Istituto Nazionale artrite e malattie della pelle. http://www.niams.nih.gov/Health_Info/Knee_Problems/default.asp. Letta 19 febbraio, 2010.
Chorley J, et al. Caratteristiche cliniche e gestione del dolore alla caviglia nel giovane atleta. http://www.uptodate.com/home/index.html. Letta 19 febbraio, 2010.
I commenti sono chiusi.