Ultimo Aggiornamento 15 Febbraio 2016
La sindrome da shock tossico è una rara infezione batterica pericolosa per la vita. È stato storicamente associata con l’uso di assorbenti interni e occasionalmente con l’uso di spugne contracettive.
Spesso la sindrome da shock tossico è il risultato di tossine prodotte dallo Staphylococcus aureus (stafilococco), ma la condizione può anche essere causata da tossine prodotte da streptococco del gruppo A.
Anche se la sindrome può verificarsi in donne mestruate, può colpire anche gli uomini, i bambini e le donne in post-menopausa. Fattori di rischio per la sindrome da shock tossico sono ferite della pelle e chirurgia.
Segni e sintomi di sindrome da shock tossico si sviluppano improvvisamente, e la malattia può essere fatale. È possibile adottare misure per ridurre il rischio di sindrome da shock tossico.
Sintomi
Possibili segni e sintomi della sindrome da shock tossico sono:
- Febbre alta improvvisa
- Bassa pressione del sangue (ipotensione)
- Vomito o diarrea
- Una eruzione cutanea simile a una scottatura solare, in particolare su i palmi delle mani e piante dei piedi
- Confusione
- Dolori muscolari
- Arrossamento degli occhi, della bocca e della gola
- Convulsioni
- Mal di testa
Chiamare immediatamente il medico se si verificano segni o sintomi della sindrome da shock tossico. Ciò è particolarmente importante se si hanno le mestruazioni, se sono appena finite o se si ha una ferita infetta sulla pelle.
Cause
La sindrome da shock tossico può capitare a chiunque. Circa la metà dei casi di sindrome da shock tossico si verificano in donne anziane, uomini e bambini.
La sindrome da shock tossico è stata associata a:
- Uso di tamponi superassorbenti
- Diaframma o spugna contraccettiva
- Avere una infezione da stafilococco o streptococco, soprattutto se si hanno ferite cutanee.
Tamponi
I ricercatori non sanno esattamente come i tamponi possano causare la sindrome da shock tossico. Alcuni credono che quando tamponi superassorbenti vengano lasciati in sede per un lungo periodo, diventando quindi terreno fertile per i batteri. Altri hanno suggerito che le fibre superassorbenti nei tamponi possono graffiare la superficie della vagina, rendendo possibile per batteri o tossine entrare nel flusso sanguigno.
Diagnosi
Non esiste un test specifico per la sindrome da shock tossico. Potrebbe essere necessario eseguire esami del sangue e delle urine per verificare la presenza di una infezione da stafilococco o streptococco. Campioni istologici dalla cervice e della gola possono essere prelevati per analisi di laboratorio.
Trattamenti e cure
Se si sviluppa la sindrome da shock tossico, è probabile che il paziente venga ricoverato. I medici cercheranno di determinare l’origine dell’infezione.
Insieme con gli antibiotici, verrà eseguita una terapia di supporto nel trattamento dei segni e sintomi della sindrome da shock tossico. Se la pressione inizia a calare (ipotensione), si dovranno stabilizzare i fluidi per trattare la disidratazione.
Le tossine prodotte dai batteri stafilococco o streptococco con l’ipotensione possono causare insufficienza renale.
Prevenzione
La sindrome da shock tossico mestruale può essere evitata cambiando spesso gli assorbenti interni, almeno ogni 4-8 ore. Si consiglia di utilizzare il tampone con la più bassa capacità di assorbimento. Evitare l’uso di tamponi quando il flusso è molto leggero.
La sindrome da shock tossico può ripresentarsi. Se si ha avuto la sindrome da shock tossico o una grave infezione da stafilococco o streptococco evitare gli assorbenti interni.
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