Ultimo Aggiornamento 10 Agosto 2020
La malattia infiammatoria pelvica è un’infezione degli organi riproduttivi femminili. Di solito si verifica quando batteri a trasmissione sessuale si diffondono dalla vagina all’utero e al tratto genitale superiore.
Molte donne che sviluppano la malattia infiammatoria pelvica non sperimentano segni e sintomi, o non cercano cure. La malattia infiammatoria pelvica possono essere rilevata quindi solo più tardi quando si hanno problemi nel rimanere incinta o se si sviluppano dolore pelvico cronico.
Sintomi
Segni e sintomi di malattia infiammatoria pelvica possono includere:
- Il dolore nella parte inferiore dell’addome e della pelvi
- Pesanti perdite vaginali con un odore sgradevole
- Sanguinamento mestruale irregolare
- Dolore durante i rapporti
- Mal di schiena
- Febbre, stanchezza, diarrea o vomito
- Minzione dolorosa o difficile
La PID può causare solo lievi segni e sintomi o essere totalmente asintomatica. La PID asintomatica è particolarmente comune quando l’infezione è dovuta alla clamidia.
Andare al pronto soccorso se si verificano i seguenti segni e sintomi:
- Forte dolore nel basso addome
- Vomito
- Segni di shock, come svenimenti
- Febbre, con una temperatura superiore a 101 F (38,3 C)
Se i segni ed i sintomi non sono gravi, ma sono persistenti, consultare il medico il più presto possibile. Perdite vaginali con forte odore, minzione dolorosa o sanguinamento tra un ciclo mestruale e l’altro possono essere associati ad una infezione a trasmissione sessuale (STI). Se questi segni e sintomi appaiono, consultare il medico al più presto. Il trattamento rapido di una STI può aiutare a prevenire la PID.
Cause
Pratiche sessuali non sicure possono aumentare il rischio di contrarre una infezione a trasmissione sessuale (STI) e aumentare il rischio di malattia infiammatoria pelvica.
Alcune forme di contraccezione possono influenzare il rischio di sviluppare malattia infiammatoria pelvica. Un dispositivo contraccettivo intrauterino (IUD) può aumentare il rischio di PID, ma il preservativo, ne riduce il rischio. L’uso della pillola anticoncezionale non offre alcuna protezione contro l’acquisizione di malattie sessualmente trasmissibili. Ma la pillola può offrire una certa protezione contro lo sviluppo di PID causando una buona produzione di muco cervicale, rendendo più difficile per i batteri raggiungere il tratto superiore dell’apparato genitale.
I batteri possono anche inserirsi nell’apparato riproduttivo a seguito di un inserimento IUD, parto, aborto spontaneo o biopsia endometriale, una procedura per rimuovere un piccolo pezzo di tessuto dal rivestimento uterino per analisi di laboratorio.
Fattori di rischio
Un certo numero di fattori possono aumentare il rischio di malattia infiammatoria pelvica, tra cui:
- Essere una donna sessualmente attiva di età inferiore ai 25 anni
- Avere più partner sessuali
- Essere in una relazione con una persona che ha più di un partner
- Avere rapporti non protetti
- Utilizzare un contraccetivo (IUD )intrauterico
- Avere una storia di malattia infiammatoria pelvica o qualsiasi infezione a trasmissione sessuale
Complicazioni
Se non trattata la malattia infiammatoria pelvica può causare tessuto cicatriziale e ascessi nelle tube di Falloppio e danneggiare gli organi riproduttivi. Le complicazioni possono comprendere:
- Gravidanza extrauterina. La PID è una delle principali cause di gravidanza extrauterina. In una gravidanza extrauterina, l’ovulo fecondato non può fare la sua strada attraverso le tube di Falloppio per impiantarsi in utero. Le gravidanze ectopiche possono causare una massiccia, emorragia e richiedono un intervento chirurgico d’urgenza.
- Infertilità. La PID può danneggiare gli organi riproduttivi e causare infertilità. Ritardare il trattamento per la PID aumenta anche drammaticamente il rischio di infertilità.
- Dolore pelvico cronico. Molte donne con malattia infiammatoria pelvica sintomatica sviluppano dolore pelvico cronico che può durare per mesi o anni. Le cicatrici nelle tube di Falloppio e in altri organi pelvici può causare dolore durante il rapporto, l’esercizio fisico e l’ovulazione.
Diagnosi
I medici diagnosticano una malattia infiammatoria pelvica in base a segni e sintomi, un esame pelvico, un’analisi delle perdite vaginali e cervicali, culture delle urine.
Durante l’esame pelvico, il medico utilizza un batuffolo di cotone per prelevare campioni dalla vagina e della cervice uterina. I campioni sono inviati ad un laboratorio di analisi per determinare l’organismo che causa l’infezione.
Per confermare la diagnosi o per determinare quanto sia diffusa l’infezione il medico può raccomandare altri test, come ad esempio:
- Ecografia pelvica. Questo test utilizza onde sonore per creare immagini dei tuoi organi riproduttivi.
- Biopsia endometriale. Durante questa procedura, un piccolo pezzo del rivestimento uterino (endometrio) viene rimosso e testato.
- Laparoscopia. Durante questa procedura, il medico inserisce un sottile strumento illuminato attraverso una piccola incisione nell’addome per visualizzare gli organi pelvici.
Trattamenti e cure
Gli antibiotici sono il trattamento standard per la malattia infiammatoria pelvica. Il medico può prescrivere una combinazione di antibiotici prima di ricevere i risultati delle prove di laboratorio. Gli antibiotici possono essere regolati una volta che i risultati sono noti. Il medico può anche prescrivere un farmaco per alleviare il vostro dolore e consigliare il riposo a letto.
Evitare rapporti sessuali fino a quando il trattamento è completato e si è sicuri che il partner non sia infetto
Casi gravi
Il trattamento ambulatoriale è adatto per la maggior parte delle donne con malattia infiammatoria pelvica. Tuttavia, se la malttia è grave, si è in stato di gravidanza, HIV-positivi, o non si ha avuto beneficio dai farmaci per via orale, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero. In ospedale, è possibile ricevere per via endovenosa antibiotici e fluidi.
La chirurgia è raramente necessaria. Tuttavia, se un ascesso si rompe o minaccia di rottura, il medico può deciderne il drenaggio. Inoltre, la chirurgia può essere eseguita su donne che non rispondono al trattamento o che hanno una diagnosi discutibile, come ad esempio quando uno o più dei segni o sintomi di PID sono assenti. In questi casi, i medici spesso cercano di provare con un trattamento antibiotico prima dell’intervento chirurgico, a causa dei rischi della chirurgia.
Prevenzione
Per ridurre il rischio di malattia infiammatoria pelvica:
- Praticare solo rapporti protetti. Usare il preservativo ogni volta che si hanno rapporti, limitare il numero di partner .
- Fare il test. Se si è a rischio di una malattia sessualmente trasmissibile, come la clamidia, fissare un appuntamento con il medico per eseguire un test di screening. Impostare un programma regolare di screening con il medico, se necessario. Analisi e trattamento di un STI evitano la malattia infiammatoria pelvica.
- Richiedere test anche al partner. Se si dispone di malattia infiammatoria pelvica o un STI, consigliare al partner di sottoporsi ai dovuti esami se necessario.
- Evitare le lavande vaginali
- Prestare attenzione alle abitudini di igiene. Pulirsi sempre dopo la minzione
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